Todi (Pg)
Alla scoperta della città di Todi
Todi è una città ricca di storia: di origine umbra, entrò a contatto con la civiltà etrusca che prosperava sulla riva destra del Tevere. In epoca romana fu colonia e municipio. Grazie alla sua posizione arroccata e al suo solido sistema difensivo non dovette subire le distruzioni delle invasioni barbariche e poté continuare a vivere in relativa tranquillità anche durante le turbolenze dell’Alto Medioevo. Nel XII secolo divenne libero Comune, inaugurando un periodo molto fortunato, nel quale la città si arricchì di pregevoli monumenti. La sua indipendenza non durò a lungo a causa delle continue lotte contro Spoleto, Orvieto e Narni., fino a quando, nel XVI secolo, entrò a far parte dello Stato Pontificio sotto il cui dominio, salvo la parentesi napoleonica, rimase fino al 1860.
Todi è cinta da tre concentriche cerchia di mura, che testimoniano l’estensione raggiunta dalla città rispettivamente in epoca umbro-romana, romana e medievale.
Poco prima di entrare nel centro storico si incontra l’imponente chiesa di Santa Maria della Consolazione, una delle opere più alte del Rinascimento in Umbria.
Nel cuore della città si ammira la splendida piazza del Popolo, una delle più belle d’Italia, dove si affacciano palazzi sia laici, sia religiosi: il palazzo del Popolo, detto anche palazzo Vecchio, uno tra i più antichi edifici comunali italiani, eretto tra il 1214 ed il 1228 e il palazzo del Capitano (fine XIII secolo), detto palazzo Nuovo in stile gotico.
Un cavalcavia seicentesco unisce i due palazzi che sono oggi sede municipale e dei musei comunali.
Il Duomo del XII secolo poi ampliato in fasi successive, si apre al termine di una ripida scalinata e presenta in facciata uno splendido rosone centrale: al suo interno da vedere, in controfacciata, il Giudizio Universale di Ferraù Fenzoni.
Opera di notevole pregio artistico è il tempio di San Fortunato (XIII-XV secolo), collocato in cima a un’imponente scalinata, è un notevole esempio di stile gotico umbro. All’interno la cripta che conserva le spoglie del frate-poeta Jacopone da Todi, il poeta religioso più rappresentativo del XIII secolo, e quelle dei santi protettori della città: Fortunato, Callisto, Cassiano, Degna e Romana.
Da piazzale IV Novembre, punto più alto della città dove si trovano i ruderi della Rocca distrutta nel 1503, si può ammirare uno splendido panorama sulla vallata del Tevere e su tutto il territorio della campagna sottostante.